Bands di supporto : RESET CLAN e NO MORE ESCAPE
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Il nostro Fabian ha ascoltato e recensito il loro ultimo disco, Aim To Please :
di Fabian
I Deafness By Noise
vengono dalla Croazia e vantano una carriera ventennale proprio nel 2011,
celebrata dal tour europeo che tocca la penisola italiana per 3 date (Verona,
La Spezia e Milano). Non numerose sono le uscite discografiche e nel 2009 hanno
dato alla luce la loro ultima fatica chiamata “Aim To Please”.
L’album è caratterizzato
da una decina di pezzi per una durata poco inferiore alla mezz’ora. Quello che
risalta appena ci si appresta all’ascolto del disco è il massiccio suono di
chitarra, ruvido nei riff e piacevole in quei giri tendenti al melodico, che
fanno da contorno alle ritmiche eclettiche presenti nella traccia d’apertura
“Lazy Bums” e nella successiva “The Burden”, che mostra dei cambi di tempo
repentini e cadenzati da parti con note tendenti a sonorità più orecchiabili e
leggere. Molto forte si può sentire la reminiscenza coi Sick Of It All,
specialmente nella voce che ricorda a grandi linee quella di Lou Koller in
certi passaggi. La terza traccia, “Plastic” sfocia in un refrain che fa
scuotere la testa e fa venir voglia di saltare al tempo stesso. Si arriva alla
parte più interessante del disco dopo un trittico di tracce che ci anticipano
di che pasta sono fatti i DBN: la titletrack “Aim To Please” è un vero e
proprio inno hardcore, con quel ritornello che sicuramente dal vivo farà urlare
tutti i presenti il titolo della canzone. Composizioni strutturalmente semplici
ma efficaci sono la base del lavoro svolto dai croati, che a metà disco rendono
chiaro il concetto con “InSaNe”, pezzo tritaossa con un riff di classica
matrice old school, rendendo il giusto tributo a gruppi più datati dei Nostri. Inizio
che dimostra la vena eclettica del gruppo è quello di GFY, con parti di
chitarra che toccano quei giri “orientali” in certi frangenti alternati con
pezzi cadenzati come su “Plastic”. La settima traccia “PC” è forse il pezzo più
“alla Sick Of It All” con riff suadenti e riffoni lunghi, pesanti e granitici.
I successivi due pezzi “True Love” e “Alleggiance” rappresentano la solidità
compositiva della band balcanica, che sa destreggiarsi tra diversi tempi in
modo semplice e senza fronzoli inutili. La finale “Holding On” sembra una
traccia quasi estranea dal contesto dell’intero album, con quei giri di chitarra
che sono tipici dei gruppi dell’ondata post-hardcore recente, ma il compito
anche in questa composizione è svolto in maniera minuziosa e colpisce dritto al
punto.
Nel complesso è un album
che scorre liscio e senza parti inutili, risulta versatile anche grazie alla
tracklist impostata accuratamente e che non denota accostamenti di canzoni
troppo simili tra loro, ma un alternanza intelligente che non fa calare
l’attenzione all’ascoltatore. I pezzi presentati su “Aim To Please” si adattano
perfettamente al contesto live e, Venerdì 7 Novembre al Blocco Music Hall di San
Giovanni Lupatoto (VR) avremo sicuramente la controprova.
VOTO : 8
Track list:
01. - Lazy Bums
02. - The Burden
03. - Plastic
04. - Aim 2 Please
05. - InSaNe
06. - GFY
07. - PC
08. - True Love
09. - Allegiance
10. - Holding On
02. - The Burden
03. - Plastic
04. - Aim 2 Please
05. - InSaNe
06. - GFY
07. - PC
08. - True Love
09. - Allegiance
10. - Holding On